Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 366 del 2011

ECLI:IT:TARLT:2011:366SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità edilizia, successiva all'ingiunzione di demolizione di opere abusive, rende improcedibile il ricorso giurisdizionale proposto avverso il provvedimento sanzionatorio, in quanto comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (di accoglimento o di rigetto) che vale a superare il precedente provvedimento oggetto di impugnazione. Ciò in quanto l'interesse del responsabile dell'abuso edilizio si sposta dall'annullamento del provvedimento già adottato, all'eventuale annullamento del provvedimento di rigetto dell'istanza di accertamento di conformità. Pertanto, la presentazione dell'istanza di accertamento di conformità, senza riserve o condizioni, implica il riconoscimento dell'abusività delle opere per le quali viene richiesta la sanatoria ex post, facendo venir meno l'interesse alla verifica della legittimità dell'ingiunzione di demolizione.

Sentenza completa

N. 01338/2002
REG.RIC.

N. 00366/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01338/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1338 del 2002, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)). Ciufo in Latina, c/o Segreteria Tar - Latina;

contro

Comune di Minturno (Lt);

per l'annullamento

ORDINANZA N.116 DEL 12.09.2002 DI SOSPENSIONE LAVORI E DI DEMOLIZIONE

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 7 aprile 2011 il dott. ((omissis)) e uditi per le parti i difensori come specificato n…

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