Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2121 del 19 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:2121PEN

Massima

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Il porto di un coltello fuori dalla propria abitazione è sempre vietato, salvo che vi sia un giustificato motivo attuale e concreto che ne legittimi il possesso al momento dell'accertamento. Il giudice non può riconoscere la giustificazione del porto del coltello sulla base di un uso pregresso dello stesso per attività lecite, come la raccolta di funghi o mitili, se tale uso non risulta attuale e strettamente connesso alle circostanze di tempo e luogo del controllo. La mera dimenticanza del coltello nel veicolo non costituisce un giustificato motivo, essendo necessario che il possesso dell'arma sia determinato da una necessità contingente e non da una mera casualità. Inoltre, il giudice non è tenuto a concedere l'attenuante del fatto lieve o a sostituire la pena detentiva con l'ammenda, se tali richieste non sono state avanzate con i motivi di impugnazione, essendo precluso al giudice di appello di pronunciarsi su questioni non dedotte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. IANNIELLO Antonio - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1953/2010 CORTE APPELLO di ANCONA, del 07/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/10/2011 la relazione;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Iacoviello che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 7.3.2011 la Corte di appello di Ancon…

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