Le concessioni cimiteriali perpetue rilasciate anteriormente all'entrata in vigore del D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 mantengono il loro carattere di perpetuità e non possono essere unilateralmente modificate dall'amministrazione comunale attraverso l'adozione di un nuovo regolamento di polizia mortuaria che preveda la loro trasformazione in concessioni a tempo determinato. Tali concessioni perpetue, salvo diversa espressa previsione legislativa, rimangono assoggettate al regime giuridico vigente al momento del loro rilascio e possono essere modificate solo da una nuova disposizione di legge, da novazioni consensuali o dal concretarsi di ipotesi di estinzione come la soppressione del cimitero. Pertanto, la richiesta di mero ampliamento interno di una cappella familiare concessa in perpetuo, non comportando una nuova concessione, non può determinare l'estensione della durata temporanea anche all'originaria concessione perpetua. Viceversa, l'amministrazione comunale può legittimamente prevedere nel regolamento di polizia mortuaria l'obbligo per i concessionari di provvedere alla manutenzione e al decoro della cappella familiare, con la comminatoria della decadenza in caso di inadempimento, in quanto tale onere manutentivo costituisce un obbligo accessorio già gravante sui concessionari in forza del titolo originario.