Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1028 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:1028SENT

Massima

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La domanda di condono edilizio presentata prima dell'adozione dell'ordinanza di demolizione preclude l'Amministrazione comunale dall'emettere il provvedimento repressivo, essendo tenuta a definire previamente l'istanza di sanatoria. Infatti, ai sensi degli artt. 38 e 44 della legge n. 47/85, in pendenza della domanda di condono, è preclusa l'adozione di provvedimenti demolitivi, in quanto l'Amministrazione, in caso di diniego della domanda, dovrà emettere una nuova ingiunzione di demolizione con fissazione di nuovi termini per l'esecuzione spontanea. Pertanto, l'ordinanza di demolizione è illegittima ove l'Amministrazione non abbia previamente definito la domanda di condono presentata dal privato, dovendo in tal caso limitarsi a pronunciarsi sull'istanza di sanatoria e, in caso di rigetto, adottare un nuovo provvedimento demolitivo. La pendenza della domanda di condono comporta dunque la sospensione del potere sanzionatorio dell'Amministrazione, la quale è tenuta a definire prioritariamente l'istanza di sanatoria prima di poter procedere all'adozione di misure repressive dell'abuso edilizio. Tale principio, affermato dalla costante giurisprudenza, mira a garantire il diritto del privato di veder esaminata la propria domanda di condono, evitando l'adozione di provvedimenti demolitori in pendenza della relativa istanza. L'Amministrazione, pertanto, non può prescindere dalla definizione della domanda di condono, essendo tenuta a pronunciarsi su di essa prima di poter legittimamente ordinare la demolizione delle opere abusive.

Sentenza completa

N. 00849/2006
REG.RIC.

N. 01028/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00849/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 849 del 2006, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), domiciliato ex art. 25, comma 1, c.p.a., in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R.;

contro

il Comune di Lacco Ameno, in persona del sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliato ex art. 25, comma 1, c.p.a., in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R.;

per l'annullamento

ORDINANZA N. 28/2005 DEL 19/12/2005 DI DEMOLIZIONE OPERE ABUSIVE E RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in…

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