Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27579 del 26 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27579PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. può essere integrato anche in presenza di momenti transitori di attenuazione del malessere della vittima e di temporaneo riavvicinamento al proprio persecutore, purché sussista l'oggettiva e complessiva idoneità delle condotte a generare nella vittima un progressivo accumulo di disagio che degenera in uno stato di timore grave e prostrazione psicologica. La credibilità della persona offesa non è inficiata da tali episodi, atteso che l'attendibilità e la forza persuasiva delle sue dichiarazioni non sono necessariamente compromesse dalla circostanza che, all'interno del periodo di vessazione, abbia vissuto momenti di attenuazione del malessere in cui ha ripristinato il dialogo con il persecutore. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, il giudice di merito deve dare adeguatamente conto delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, controllando la congruenza della motivazione riguardante la valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. La scelta della misura cautelare più afflittiva, come la custodia in carcere, deve essere adeguatamente motivata con riferimento alla pervicacia criminale dimostrata dall'indagato nei confronti della vittima, all'insufficienza di misure diverse a contenere i pericoli per l'incolumità della stessa e all'effetto deterrente quasi nullo delle precedenti, diverse forme di cautela attuate nei suoi confronti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/12/2022 del TRIBUNALE DEL RIESAME di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MATILDE BRANCACCIO;
lette le conclusioni del PG MARIA FRANCESCA LOY che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. E' impugnata l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Catania del 20.12.2022 con cui e' stata confermata l'ordinanza del GIP presso il Tribunale di Catania del 3.12.2022 che ha applicato…

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