Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso proposto dalla società titolare di un impianto di distribuzione di carburanti, ha affermato il seguente principio di diritto: L'Amministrazione comunale può legittimamente negare l'autorizzazione al progetto di adeguamento di un impianto di distribuzione di carburanti qualora l'accesso all'area dello stesso risulti ubicato a una distanza inferiore a 12 metri dalle intersezioni stradali, in violazione delle disposizioni del Codice della Strada e del relativo Regolamento di attuazione, che stabiliscono tale distanza minima per i passi carrabili. L'Amministrazione non è tenuta a derogare da tale prescrizione normativa, anche in presenza di un impianto preesistente alla data di entrata in vigore del Regolamento, in quanto la valutazione circa la possibilità di autorizzare distanze inferiori rientra nella sua discrezionalità, la quale non può essere sindacata dal Giudice amministrativo salvo i casi di palese irragionevolezza, travisamento dei fatti o arbitrarietà. Inoltre, l'Amministrazione può legittimamente considerare, ai fini del diniego, anche altri profili attinenti alla sicurezza e alla fluidità della circolazione stradale, senza che il Giudice possa sostituire il proprio apprezzamento a quello dell'Autorità competente, la quale opera con immediata percezione della situazione di fatto sul territorio.