Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2070 del 20 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2070PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza del reato di falso in scrittura privata, deve accertare con certezza l'impossibilità per l'autore della scrittura di apporre personalmente la propria sottoscrizione alla data indicata nel documento, non essendo sufficiente la mera constatazione di "anomalie" nel comportamento del soggetto. Infatti, la mancanza di tale certezza probatoria impedisce di affermare la sussistenza della falsità materiale, essendo necessario che l'accusa dimostri in modo incontrovertibile l'assenza della volontà dell'autore di sottoscrivere il documento. In assenza di tale prova, il giudice è tenuto a pronunciare l'assoluzione dell'imputato per insussistenza del fatto, in applicazione del principio di presunzione di innocenza e di in dubio pro reo, che impongono di risolvere ogni ragionevole dubbio a favore dell'imputato. Pertanto, il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza del reato di falso in scrittura privata, deve attenersi a un rigoroso accertamento probatorio, non potendo fondare la condanna sulla mera constatazione di anomalie comportamentali dell'imputato, ma richiedendo la prova certa dell'impossibilità per lo stesso di apporre personalmente la propria sottoscrizione alla data indicata nel documento. Solo in presenza di tale prova incontrovertibile, il giudice potrà affermare la sussistenza del reato contestato, essendo altrimenti tenuto a pronunciare l'assoluzione dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSIO Annamaria - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZI. AN., N. IL (OMESSO) P.C.;

contro

2) ZI. GE., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/03/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. FEBBRARO G. che ha concluso per il rigetto.

Udito il difensore…

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