Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10358 del 8 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:10358PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dolo generico, consistente nella cosciente volontà di minacciare un male ingiusto, è sufficiente per integrare il reato di minaccia aggravata, indipendentemente dal fine avuto di mira dall'agente. Ai fini della responsabilità penale, rileva la partecipazione armata dell'imputato all'incursione presso l'abitazione della persona offesa, anche se in concorso con altri, essendo irrilevante che il coltello brandito fosse di sua proprietà o che egli lo avesse impugnato solo per chiarire i termini economici della separazione. La motivazione della sentenza di appello, che si richiami a quella di primo grado, è adeguata quando le censure difensive non contengano elementi ed argomenti diversi da quelli già esaminati e disattesi, non essendo il giudice di appello tenuto a riesaminare questioni sommariamente riferite dall'appellante nei motivi di gravame, sulle quali si sia soffermato il primo giudice, con argomentazioni ritenute esatte e prive di vizi logici. Tuttavia, ove il giudice di appello abbia esplicitamente escluso la ricorrenza di una circostanza aggravante, non può applicarne gli effetti sanzionatori, essendo tale statuizione illogica e contraddittoria. Infine, in presenza di una causa di estinzione del reato, il giudice può pronunciare sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2, solo quando le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell'imputato e la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, non essendo sufficiente la mera contraddittorietà o insufficienza della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandri - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/09/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PICARDI ANTONIETTA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata, la Corte d'appello di Napoli ha, in parziale riforma dell…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.