Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9901 del 28 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:9901PEN

Massima

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Il reato di calunnia si configura quando l'agente, consapevole dell'innocenza della persona denunciata, formula una falsa accusa allo scopo di attribuirle falsamente la commissione di un reato, indipendentemente dalla sussistenza di un concreto intento di nuocere. L'elemento psicologico del reato di calunnia può essere desunto anche in via presuntiva, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova acquisiti, senza che sia necessaria una specifica dimostrazione della consapevolezza dell'imputato circa l'infondatezza della denuncia. Pertanto, il giudice di merito può ritenere integrato l'elemento soggettivo del reato di calunnia quando, sulla base di una rigorosa analisi delle risultanze istruttorie, emerga che l'imputato, pur essendo a conoscenza dell'innocenza della persona denunciata, abbia comunque proceduto alla presentazione della denuncia, sfruttando artifizi e raggiri per simulare a suo carico le tracce di un reato. In tali ipotesi, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella compiuta dal giudice di merito, il quale ha il compito di ricostruire in modo logico e coerente il quadro probatorio, senza che tale operazione possa essere censurata come "travisamento dei fatti", essendo precluso al giudice di cassazione di riesaminare il merito della vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 17/01/2013 della Corte di appello di Venezia;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza perche' il reato si e' estinto per prescrizione;

udito per le parti civili (OMISSIS) e (…

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