Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21009 del 19 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:21009PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di minaccia continuata, può fondare la propria decisione sulle dichiarazioni della persona offesa, ritenute coerenti e credibili, nonché sulla testimonianza di un soggetto neutro che abbia percepito direttamente le minacce rivolte dall'imputato alla vittima. Tali elementi probatori, unitamente alle dichiarazioni di altri testimoni che abbiano confermato indirettamente il contesto conflittuale in cui sono maturate le condotte minacciose, possono costituire un complesso argomentativo idoneo a sorreggere la pronuncia di condanna, anche in assenza di un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive, purché il percorso logico-giuridico seguito dal giudice risulti comunque chiaro e coerente dalla lettura congiunta delle sentenze di primo e secondo grado. Il giudice non è infatti tenuto a un esame approfondito della credibilità di testimoni neutri, né a una puntuale confutazione di generiche e astratte critiche alla credibilità della persona offesa, quando le sue dichiarazioni trovino riscontro in altri elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 11/2014 TRIBUNALE di VARESE, del 27/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/04/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice di pace di Varese, con sentenza confermata dal locale Tribunale, ha rit…

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