Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34378 del 6 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34378PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico per induzione in errore del giudice, realizzato da esercenti la professione forense mediante la sostituzione della propria persona con quella di un soggetto non abilitato al patrocinio legale, integra una grave condotta ingannatoria che lede la fede pubblica e la corretta amministrazione della giustizia. Tale condotta, protratta nel tempo, è meritevole di adeguata sanzione penale, non essendo sufficiente l'applicazione delle sole attenuanti generiche per neutralizzare l'aggravante prevista dall'art. 476, comma 2, c.p. Il giudice, nel commisuare la pena, deve tenere conto della particolare gravità del fatto, valutando la protrazione della condotta ingannatrice e la qualifica professionale degli imputati, senza essere vincolato a confutare singolarmente tutti gli argomenti difensivi, quando essi risultino inconferenti o pretestuosi. L'accertamento della responsabilità penale può fondarsi su elementi di prova indiretti, come le dichiarazioni testimoniali e gli accertamenti di polizia, purché logicamente e coerentemente valutati dal giudice di merito, senza che ciò integri vizi di motivazione. Il dispositivo della sentenza di appello, che conferma le statuizioni di primo grado salvo la parte relativa agli episodi prescritti, è da ritenersi completo, non essendovi alcun obbligo di riportare nel dispositivo le conclusioni e le statuizioni in ordine all'imputazione e alla condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1277/2010 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 10/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SETTEMBRE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott. SPINACI Sante, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il reat…

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