Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22736 del 10 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22736PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui all'art. 12, comma 3, del D.Lgs. n. 286/1998 è un reato di pericolo che si perfeziona con il compimento di atti diretti a procurare l'ingresso illegale dello straniero nel territorio dello Stato, a prescindere dall'effettivo ingresso. L'aggravante del numero di stranieri coinvolti è applicabile anche quando le pratiche amministrative siano state trattate separatamente, in quanto la condotta dell'agente deve essere valutata nella sua unitarietà. Tuttavia, l'aggravante del fine di profitto richiede la prova della consapevolezza e della finalità di lucro dell'agente al momento della condotta favoreggiativa, non essendo sufficiente la mera conoscenza di un profitto altrui. Pertanto, in assenza di tale prova, l'aggravante non può essere riconosciuta, con conseguente rideterminazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio A - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/01/2017 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TERESA LIUNI;
udito il Procuratore generale, Dott. DI NARDO Marilia, la quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
L'avv. (OMISSIS), del foro di ANCONA, difensore dell'imputato, conclude riportandosi ai motivi di ricorso e insistendo per l'accoglime…

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