Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 3524 del 2022

ECLI:IT:TARSA:2022:3524SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'abuso realizzato rientra nella tipologia di "opere realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici" di cui all'allegato 1 del d.l. n. 269/2003, anche se l'area è sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi della Legge n. 1497/1939, in quanto la normativa sul condono edilizio (art. 32, comma 26, lett. a e comma 27, lett. d del d.l. n. 269/2003) consente la sanatoria solo per gli abusi minori realizzati in zone vincolate, mentre esclude dalla sanatoria gli abusi maggiori, come quello in esame, anche se conformi alle norme urbanistiche, quando siano stati eseguiti in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e in contrasto con le prescrizioni degli strumenti urbanistici. Il diniego di condono, in tali ipotesi, non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse, essendo atto vincolato volto al ripristino della legalità violata, né può essere invocato l'affidamento del privato alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può mai legittimare. Inoltre, l'eventuale urbanizzazione della zona o il lungo decorso del tempo dalla presentazione dell'istanza di condono non incidono sulla legittimità del diniego, in quanto l'interesse paesaggistico è considerato prevalente rispetto ad ogni altro interesse, neppure può essere invocato il concetto di "abuso di necessità", essendo il sistema repressivo e sanzionatorio in materia urbanistica ed edilizia volto alla tutela di beni e valori di assoluto rilievo primario e inderogabili.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/12/2022

N. 03524/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01730/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1730 del 2017, proposto da
Giovanni Della Corte, rappresentato e difeso dall’avvocato Francesco Avagliano, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Mario Florimonte in Salerno, Via F. Conforti, 11;

contro

Comune di Cava de’ Tirreni, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonino Cascone e Giuliana Senatore, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

del provvedimento prot. n. 50188 del 15 settembre 2017, con cui il Comune ha negato la chiesta sanatoria in virtù del disposto dell’art. 32, comma 27, lett. d) della Le…

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