Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile, anche senza l'esecuzione di opere edilizie, è rilevante sotto il profilo urbanistico e richiede il rilascio di un apposito titolo abilitativo, qualora comporti il passaggio tra categorie funzionalmente autonome, ai sensi dell'art. 23-ter, comma 1, del D.P.R. n. 380/2001. Tale mutamento non può essere realizzato mediante il semplice ricorso alla SCIA in sanatoria, ma necessita del previo rilascio di un permesso di costruire, con applicazione della relativa sanzione pecuniaria, ai sensi dell'art. 36 del medesimo D.P.R. n. 380/2001. I dati catastali e le visure camerali non costituiscono prova certa della destinazione d'uso effettiva dell'immobile, essendo necessario il riscontro con i provvedimenti amministrativi che ne attestino la conformità urbanistica ed edilizia. L'assenza di tale conformità al momento della domanda di trasferimento della rivendita e dell'autorizzazione al trasferimento medesimo determina l'illegittimità del provvedimento di soppressione del patentino, in quanto adottato sulla base di presupposti inesistenti.