Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39825 del 25 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39825PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando l'agente compie atti idonei, diretti in modo non equivoco alla realizzazione di una fattispecie criminosa, che tuttavia non si perfeziona per cause indipendenti dalla sua volontà. Ai fini della configurabilità del tentativo, non rileva la mera volontà di desistere dall'azione criminosa, essendo necessario che l'agente abbia effettivamente interrotto il processo esecutivo senza portare a compimento il reato. La valutazione della sussistenza del tentativo deve essere effettuata sulla base di una ricostruzione puntuale e coerente del fatto, senza che il giudice possa essere vincolato da mere dichiarazioni dell'imputato in assenza di riscontri probatori. Inoltre, l'assenza di testimoni oculari di un fatto di reato non ne esclude necessariamente la configurabilità, potendo tale circostanza essere giustificata dalla repentinità dell'azione criminosa e dalla preoccupazione della persona offesa di sottrarsi all'aggressione piuttosto che di identificare possibili testimoni. In tali ipotesi, il giudice di merito può fondare la propria decisione sulla valutazione complessiva degli elementi di prova acquisiti, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se sorretta da motivazione immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 149/2011 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 30/01/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/06/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. IZZO G., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito altresi' per il ricorrente l'avv. …

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