Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 1371 del 15 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:1371PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, previsto dall'art. 314 c.p.p., sussiste qualora il soggetto sia stato prosciolto con sentenza irrevocabile perché il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto, perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato, a condizione che non abbia dato o concorso a darvi causa per dolo o colpa grave. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tale condizione ostativa, deve esaminare la condotta tenuta dall'interessato sia anteriormente che successivamente alla sottoposizione alla misura cautelare, verificando se egli abbia consapevolmente e volontariamente posto in essere comportamenti tali da creare una situazione di doveroso intervento dell'autorità giudiziaria, oppure se abbia tenuto condotte caratterizzate da evidente negligenza, imprudenza o trascuratezza, o inosservanza di leggi, regolamenti o norme disciplinari, tali da costituire una prevedibile ragione di intervento dell'autorità giudiziaria. L'assenza di tali condotte, che rappresentano causa impeditiva al riconoscimento del diritto all'equa riparazione, deve essere accertata d'ufficio dal giudice, indipendentemente dalla deduzione della parte. Pertanto, il giudice della riparazione non può limitarsi a considerare la mera circostanza che l'interessato si sia avvalso della facoltà di non rispondere in sede di interrogatorio, ma deve valutare nel complesso la sua condotta, individuando gli elementi sottaciuti che avrebbero potuto giovargli ai fini del riconoscimento del diritto all'indennizzo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco M. - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/02/2019 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere PEZZELLA VINCENZO;
lette le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Reggio Calabria, con ordinanza del 28/2/2019, rigettava la richiesta di riparazione per ingiusta detenzione avanzata ex articolo 314 c.p.p., dall'odierno ricorrente (OMISSIS). dal 8.10.2012 al 16.10.2014, in relazione ai reati di cui al Decre…

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