Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1505 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:1505SENT

Massima

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Il parere favorevole espresso dalla competente autorità amministrativa in ordine a un'istanza di recupero a fini residenziali di volumi accessori, successivamente al ricorso giurisdizionale proposto avverso il parere negativo inizialmente comunicato, determina il sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile. Tale principio si fonda sulla natura strumentale del giudizio amministrativo, volto alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente, che viene meno quando l'Amministrazione adotti un provvedimento favorevole alla sua pretesa, eliminando la lesione denunciata. Ciò in quanto il processo amministrativo non persegue finalità meramente dichiarative, ma mira all'effettiva soddisfazione della pretesa sostanziale del ricorrente, la quale, una volta realizzata, rende il giudizio privo di oggetto. Pertanto, il mutamento della situazione sostanziale in corso di causa, determinato dall'adozione del provvedimento favorevole, comporta il venir meno dell'interesse all'annullamento del precedente provvedimento negativo, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. Tale principio trova applicazione anche nell'ipotesi in cui il provvedimento favorevole sia adottato successivamente alla proposizione del ricorso, in quanto ciò che rileva ai fini della declaratoria di improcedibilità è l'eliminazione della lesione denunciata, a prescindere dal momento in cui tale eliminazione si sia verificata. Inoltre, la compensazione delle spese di lite tra le parti costituisce una conseguenza logica della dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in considerazione della mancata definizione del giudizio nel merito.

Sentenza completa

N. 11076/2012
REG.RIC.

N. 01505/2013 REG.PROV.COLL.

N. 11076/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11076 del 2012, proposto da:
Soc. Cortina Immobiliare p.a., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo in Roma, viale Mazzini, 11 Sc H Int.3;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa per legge dall'avv. ((omissis)), presso l’Avvocatura comunale e presso la stessa domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;
Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, Regione Lazio, n.c.;

per l'annullamento

della nota prot. n. 21333 del 22 ottobre 2012 …

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