Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3755 del 24 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3755PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di truffa ai danni dell'INPS, realizzato mediante la presentazione di una domanda corredata da falsa autocertificazione, è configurabile anche nel caso di indebita erogazione di contributi di natura assistenziale, in quanto la condotta dell'agente integra gli artifizi e raggiri che qualificano l'elemento oggettivo del reato di truffa. Pertanto, in tali ipotesi, non è configurabile il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p., in quanto non difettano nella condotta dell'agente gli estremi del reato di truffa. Tuttavia, in considerazione del tormentato dibattito giurisprudenziale sull'incerta linea di demarcazione tra le due fattispecie criminose, il motivo di ricorso che deduce la diversa qualificazione del titolo di reato non può essere considerato manifestamente infondato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza 2/4/2012 della Corte d'appello di Messina, sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'acco…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.