Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39459 del 24 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39459PEN

Massima

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Il furto aggravato, commesso in concorso da più persone e con l'ulteriore aggravante di aver agito in numero superiore a tre, integra una fattispecie delittuosa grave, la cui responsabilità penale può essere affermata sulla base di un quadro indiziario grave, preciso e concordante, senza che assuma rilievo l'erronea qualificazione giuridica del fatto o l'inutilizzabilità di alcune dichiarazioni raccolte in sede di indagini preliminari. Il termine di prescrizione per tale reato, che decorre dalla data di commissione, non può ritenersi maturato qualora non siano intervenute cause di sospensione o interruzione tali da determinarne l'estinzione, neppure in caso di astensione dalle udienze da parte dei difensori. La pena per il reato continuato deve essere determinata individuando la pena base per il reato più grave e applicando l'aumento per la continuazione, senza che sia necessaria una specifica motivazione sulla pena base.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Ancona dell'01/12/2011;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO;

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto Dr. D'((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS), assieme ad altri imputati, era chiamato a rispondere, innanzi a…

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