Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5245 del 1 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5245PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. è configurabile anche in assenza di violenza o minaccia alla persona, purché la condotta sia realizzata in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero in relazione al delitto previsto dall'art. 331 c.p. La novella legislativa del 2016 ha infatti riformulato la fattispecie, elidendo dall'ambito di rilevanza penale le condotte di danneggiamento che non siano realizzate con tali modalità. Tuttavia, il comma 2 dell'art. 635 c.p. ha mantenuto rilevanza penale alle condotte ivi descritte, indipendentemente dal fatto che esse siano o meno caratterizzate dalla violenza o dalla minaccia alla persona ovvero dal fatto di essere realizzate in occasione di manifestazioni pubbliche o del delitto di cui all'art. 331 c.p. Pertanto, integra il reato di danneggiamento la condotta che, pur non essendo accompagnata da violenza o minaccia, diminuisca in modo apprezzabile il valore o l'utilizzabilità della cosa, rendendo necessario un intervento ripristinatorio della sua essenza e funzionalità. In tali ipotesi, la Corte di Appello può riformare in peius la sentenza assolutoria di primo grado senza dover procedere alla rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, qualora la riforma si fondi su una diversa valutazione giuridica del fatto e non su una difforme valutazione della prova dichiarativa. Inoltre, la motivazione sulla quantificazione della pena può ritenersi adeguata anche con espressioni del tipo "pena congrua" o "pena equa", purché sia dato conto dell'applicazione dei criteri di cui all'art. 133 c.p. e della gravità del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. FILIPPINI Stefa - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA - rel. Consigliere

Dott. PERROTTI Massi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Brescia del 27.6.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, dott. Pierluigi Cianfrocca;
udito il PM, nella persona del sostituto procuratore generale, dott. Molino Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 20.7.2016 il Tribunale di Brescia aveva rico…

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