Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15855 del 26 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15855PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione può revocare il beneficio della sospensione condizionale della pena quando il condannato riporti una nuova condanna per un delitto anteriormente commesso, anche se la seconda condanna sia intervenuta a distanza di anni dalla prima, purché la pena complessiva derivante dalle condanne superi i limiti massimi previsti dall'articolo 163 del codice penale. In tal caso, il giudice può disporre che l'esecuzione della sola pena detentiva rimanga sospesa, ai sensi dell'articolo 163, comma 1, ultimo periodo, del codice penale, ma è tenuto a revocare il beneficio della sospensione condizionale quando la pena complessiva, sommando le pene detentive e pecuniarie, ecceda tali limiti massimi. La competenza del giudice dell'esecuzione a disporre la revoca del beneficio sussiste anche quando la seconda condanna sia intervenuta a distanza di anni dalla prima, purché il reato sia stato commesso anteriormente alla concessione della sospensione condizionale della pena. Il giudice dell'esecuzione deve valutare complessivamente le condanne riportate dal condannato, senza limitarsi al confronto tra la pena detentiva di ciascuna condanna e il limite di due anni previsto dall'articolo 163 c.p., ma deve considerare anche l'eventuale pena pecuniaria, ragguagliata a norma dell'articolo 135 c.p., ai fini del superamento del limite massimo stabilito dalla legge per la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/06/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DOMENICO FIORDALISI;
lette le conclusioni del PG;
Il Procuratore generale, Dott. ((omissis)), chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 30 giugno 2021 la Corte d'appello di Roma, in funzione di giudice dell'esecuzione, su richiesta dell'ufficio del pubblico ministero, dispone…

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