Consiglio di Stato sentenza n. 4605 del 2001

ECLI:IT:CDS:2001:4605SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La riapprovazione di un progetto di opera pubblica ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dei lavori necessari alla sua realizzazione è legittima solo se, alla data di adozione del provvedimento di riapprovazione, sussistono le condizioni di attualità e concretezza dell'interesse pubblico che si intende conseguire con la realizzazione dell'opera stessa. Infatti, la mera difficoltà burocratica nella realizzazione dell'opera non può essere considerata causa legittima di proroga dei termini previsti dalla legge per l'espropriazione, essendo necessario che il fine da perseguire sia effettivamente attuale e concreto, al fine di evitare che l'istituto della riapprovazione diventi un mero strumento per eludere tali termini a tutela della necessità, serietà ed effettività dell'intervento approvato. Inoltre, l'occupazione di un fondo senza il regolare svolgimento della procedura espropriativa non può legittimare la successiva riapprovazione del progetto, in assenza di adeguata motivazione circa l'attualità e concretezza dell'interesse pubblico perseguito e dei motivi di forza maggiore che hanno impedito il regolare svolgimento del procedimento espropriativo originariamente avviato. Infine, la mera installazione di strumentazioni sul fondo, senza che si sia verificata una irreversibile trasformazione dello stesso, non integra il presupposto dell'occupazione acquisitiva, non determinando una mutazione giuridica ed una diversa collocazione del bene incompatibile con la situazione precedente.

Sentenza completa

Omissis.
Se è astrattamente ammissibile la riapprovazione di un progetto di opera pubblica, ai fini della dichiarazione della sua pubblica utilità, nonché di indifferibilità e d'urgenza dei lavori necessari alla sua realizzazione, è tuttavia necessario - ai fini della sua legittimità - che sussistano, alla data di adozione del provvedimento di riapprovazione, le condizioni di attualità e concretezza dell'interesse pubblico che si intende conseguire con la realizzazione dell'opera stessa: infatti solo in presenza delle predette condizioni può legittimamente comprimersi il diritto di proprietà, oggetto - tra l'altro - di tutela costituzionale.
Ciò, del resto, oltre ad essere conforme ai principi di legalità, buon andamento e imparzialità, che, ai sensi dell' articolo 97 della Costituzione, devono presiedere allo svolgimento dell'attività della pubblica amministrazione, serve ad evitare che, attraverso la riapprovazione del progetto di un'opera…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.