Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5154 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:5154SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di una costruzione abusiva, al pari di tutti i provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, è un atto vincolato che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né alcuna motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione. L'amministrazione non è tenuta a valutare eventuali domande di condono o permessi di costruire rimasti inevasi, in quanto l'assenza di un titolo abilitativo legittima l'adozione del provvedimento demolitorio, senza che possa rilevare l'intervenuto sequestro penale del cantiere, essendo onere del soggetto ingiunto chiedere il dissequestro all'autorità giudiziaria finalizzato al ripristino dello stato dei luoghi. L'ordine di demolizione non richiede una puntuale delimitazione dell'area di sedime, essendo sufficiente una descrizione dell'opera abusiva tale da consentirne l'identificazione, mentre la mancata diffida a demolire non inficia la legittimità del provvedimento, in quanto l'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001 prevede espressamente l'ingiunzione di demolizione per gli interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali. L'interesse pubblico alla legalità urbanistica ed edilizia, nonché alla tutela del territorio, prevale sull'interesse privato alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può in alcun modo legittimare.

Sentenza completa

N. 07164/2005
REG.RIC.

N. 05154/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07164/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7164 del 2005, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, Croce R. Camald.,21 St.Chiliberti;

contro

Comune di Pompei, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, via Brun,7 C/0 Avv.G.Iodice;

per l'annullamento

dell’ordinanza n.203 del 28.7.2005 del Comune di Pompei di demolizione di opere abusivamente realizzate,

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Pompei;…

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