Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nelle procedure negoziate di cui all'art. 36, comma 2, lett. c) del D.Lgs. 50/2016, pur essendo rimessa all'amministrazione la discrezionalità di individuare gli operatori economici da invitare, non può essere esclusa la partecipazione di un operatore che, pur non essendo stato invitato, sia comunque venuto a conoscenza della procedura e ritenga di possedere i requisiti di partecipazione, salvo che la sua partecipazione non comporti un aggravio insostenibile del procedimento di gara e non determini un concreto pregiudizio alle esigenze di snellezza e celerità che sono a fondamento del procedimento semplificato. Tale interpretazione rappresenta un ragionevole bilanciamento tra il principio del favor partecipationis e quello della concorrenza, da un lato, e le esigenze di snellezza e celerità della procedura semplificata, dall'altro, costituendo altresì un argine indiretto e meramente eventuale al potere discrezionale dell'amministrazione di selezione dei contraenti.