Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29676 del 13 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29676PEN

Massima

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Il professionista che, nell'esercizio della propria attività, appone fraudolentemente le false firme dei propri clienti su atti e documenti da presentare alla pubblica amministrazione, non può invocare l'errore sul fatto costituente reato ai sensi dell'art. 47 c.p. per escludere la sussistenza dell'elemento soggettivo del delitto di falso, in quanto un professionista aduso a compiere pratiche amministrative non può ragionevolmente ritenere di essere autorizzato a sottoscrivere tali atti con le false firme dei propri assistiti, anziché apporre la propria firma in qualità di loro delegato. Pertanto, la condotta del professionista che appone fraudolentemente le false firme dei propri clienti su atti e documenti da presentare alla pubblica amministrazione integra il delitto di falso materiale in atti pubblici di cui agli artt. 481 e 485 c.p., a prescindere dalla circostanza che tali atti non contengano attestazioni e siano qualificabili come mere scritture private, in quanto l'elemento del danno, essenziale per la configurabilità del delitto di cui all'art. 485 c.p., non incide sulla sussistenza del reato, potendo il vantaggio ricercato dal professionista essere anche di natura meramente lecita, come il non doversi confrontare con i clienti prima della presentazione degli atti. Inoltre, la permanenza delle statuizioni civili impedisce al giudice di decidere in fase predibattimentale o con cognizione non piena l'assoluzione dell'imputato ai sensi dell'art. 129 c.p.p. per mancanza di prova evidente dell'innocenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE GREGORIO Edoardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 1 ottobre 2014 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 2 maggio 2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FILIPPI PAOLA, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1 - Con sentenza del 30 novembre 2014 la Corte di appello di L'Aq…

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