Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Immobiliare La Torre S.a.s. avverso la determinazione del Comune di Vedelago che ha dichiarato conclusa positivamente la conferenza di servizi decisoria sul progetto definitivo di una pista ciclabile, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La possibilità di apporre il vincolo preordinato all'esproprio per un progetto in variante allo strumento urbanistico tramite conferenza di servizi è subordinata all'espressa indicazione di tale effetto fin dall'indizione della conferenza o nella determinazione conclusiva, in conformità all'art. 10 del D.P.R. n. 327/2001. Nel caso di specie, tale espressa avvertenza non risultava presente. 2. La conclusione favorevole della sola conferenza di servizi decisoria, in assenza dei requisiti di cui all'art. 10 del D.P.R. n. 327/2001 per un progetto difforme dallo strumento urbanistico, non equivale a dichiarazione di pubblica utilità dell'opera ai sensi dell'art. 12 del medesimo decreto. Pertanto, il Comune ha correttamente avviato successivamente il procedimento per l'approvazione della variante urbanistica, la dichiarazione di pubblica utilità e l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio. 3. La determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi, adottata ai sensi dell'art. 14-bis della legge n. 241/1990, non è stata censurata dalla ricorrente in modo specifico, essendo la relativa doglianza generica e priva di indicazioni sulle presunte violazioni. Pertanto, il ricorso è stato respinto, con compensazione delle spese nei confronti del Ministero dell'Interno.