Consiglio di Stato sentenza n. 3103 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:3103SENT

Massima

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Il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dall'art. 51, lett. f), della legge regionale n. 56 del 1980 della Regione Puglia, che vieta ogni opera di edificazione entro la fascia di trecento metri dal confine del demanio marittimo o dal ciglio più elevato sul mare fino all'entrata in vigore dei piani paesistico-territoriali, costituisce un vincolo specifico a tutela di interessi paesaggistici e ambientali, cui fa riferimento l'art. 33 della legge n. 47 del 1985 per escludere la sanatoria di opere edilizie abusive. Tale vincolo non può essere assimilato ai vincoli ex lege n. 431 del 1985, con la conseguenza che l'entrata in vigore di quest'ultima legge non ha determinato la sua trasformazione da vincolo assoluto a vincolo relativo, comportando la necessità di richiedere il parere dell'amministrazione preposta alla tutela del vincolo ai sensi dell'art. 32 della legge n. 47 del 1985. Pertanto, il diniego di condono edilizio per un'opera ricadente all'interno della fascia di rispetto posta dalla norma regionale è legittimo, in quanto tale vincolo, ben lungi dal configurare una mera misura di salvaguardia, pone un divieto di edificazione assoluto e inderogabile, a tutela di preminenti interessi paesaggistici e ambientali, che esclude la possibilità di sanatoria ai sensi dell'art. 33 della legge n. 47 del 1985. Inoltre, la disciplina prevista nelle leggi regionali (art. 29, l.r. n. 47 del 1985 e l.r. n. 26 del 1985) in materia di varianti agli strumenti urbanistici finalizzate al recupero degli insediamenti abusivi, presuppone l'esistenza, al 1° ottobre 1983, di manufatti abusivi per i quali sia ammissibile il rilascio della concessione in sanatoria, condizione che non ricorre nel caso di specie, in cui l'opera è stata realizzata successivamente a tale data.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/06/2017

N. 03103/2017REG.PROV.COLL.

N. 03803/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3803 del 2007, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)), in Roma, corso d’Italia, 19;

contro

Comune di Bari, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Nizza, 53;

per la riforma

della sentenza del T.a.r. per la Puglia – Bari – Sezione III n. 1905 del 18 maggio 2006, resa tra le parti, concernente diniego concessione edilizia in sanatoria.

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