Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 16356 del 15 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:16356PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel pronunciarsi sulla sentenza di patteggiamento, può dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso la determinazione della pena, in quanto tale censura non rientra tra i motivi di impugnazione tassativamente previsti dall'art. 448, comma 2-bis, c.p.p., introdotto dalla L. n. 103 del 2017. Infatti, in tema di patteggiamento, è inammissibile il ricorso per cassazione che proponga motivi concernenti la mera misura della pena, salvo che non si versi in ipotesi di pena illegale. Inoltre, è parimenti inammissibile il ricorso che denunci la mancata verifica o l'omissione di motivazione in ordine alla sussistenza di cause di non punibilità, ove la censura non sia accompagnata dalla indicazione specifica delle ragioni che avrebbero dovuto imporre al giudice l'assoluzione o il proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p. Infatti, nella motivazione della sentenza di patteggiamento è sufficiente il richiamo alla disposizione di cui all'art. 129 c.p.p. a far ritenere che il giudice abbia verificato ed escluso la presenza di cause di proscioglimento, non occorrendo ulteriori e più analitiche disamine al riguardo. All'inammissibilità del ricorso consegue, oltre alla condanna alle spese processuali degli imputati, anche la loro condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle Ammende, in ragione della sussistenza di un profilo complessivo di "rimproverabilità" in capo ai ricorrenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/07/2018 del TRIBUNALE di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, emessa il 14 luglio 2018 e depositata il 16 luglio 2018, il Tribunale di Messina in composizione monocratica ha applicato, ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., nei confronti di (OMISSIS) e (OMISSIS) la pena di anni uno e mesi sei di reclusione…

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