Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11275 del 16 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11275PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza dei motivi di ricorso avverso la sentenza di condanna per rapina aggravata, afferma che: 1. Il vizio di violazione di legge ex art. 606 c.p.p., comma 1, lett. b) non può essere dedotto contestando il risultato probatorio cui sono pervenuti i giudici di merito, in quanto ciò si risolve in una non consentita formulazione di una diversa ricostruzione dei fatti. Il motivo di ricorso deve invece strutturarsi sulla contestazione della riconducibilità del fatto, come ricostruito dai giudici di merito, alla fattispecie astratta delineata dal legislatore. 2. Il brandire una bottiglia di vetro rotta in un contesto di aggressione finalizzato alla commissione di una rapina costituisce uso di arma impropria, integrando l'aggravante di cui all'art. 628 c.p., comma 3, n. 1, in quanto l'arma in parola, in relazione alle sue caratteristiche e alla sua intrinseca potenzialità offensiva, comporta un chiaro effetto intimidatorio in relazione alle conseguenze di danno alla persona derivanti dal suo utilizzo. 3. Il giudizio di comparazione tra opposte circostanze, implicando una valutazione discrezionale tipica del giudizio di merito, sfugge al sindacato di legittimità qualora non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia sorretta da sufficiente motivazione, anche in punto di recessività di elementi astrattamente favorevoli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppin - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PELLEGRINO A - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincen - Consigliere

Dott. SARACO Antoni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS), rappresentato ed assistito dall'avv. TOMASELLI ((omissis)), di fiducia;
avverso la sentenza n. 889/22 in data 19/04/2022 della Corte di appello di Milano, terza sezione penale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
preso atto che il procedimento viene trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, convertito nella L. 18 dicembre 2020, n. 176 (cosi' come modificato per il termine …

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