Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1097 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:1097SENT

Massima

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La revoca di una procedura di gara pubblica per sopravvenute esigenze aziendali e la necessità di modificare i quantitativi oggetto degli accordi quadro e i lotti prestazionali per renderli maggiormente aderenti alle necessità aziendali, determina la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, rendendo il relativo ricorso improcedibile. In tali casi, il giudice amministrativo dispone la compensazione integrale delle spese di giudizio, in considerazione dell'accordo tra le parti sul punto. Il provvedimento di revoca della gara, adottato dall'amministrazione per ragioni di pubblico interesse, è espressione del potere discrezionale della stazione appaltante di modificare o revocare la procedura di gara, anche in corso di giudizio, qualora sopravvengano esigenze organizzative o di pubblico interesse che rendano necessario un riesame delle scelte inizialmente operate. La revoca della gara, pertanto, determina la cessazione della materia del contendere e la conseguente improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, con compensazione delle spese di giudizio in ragione dell'accordo tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/01/2020

N. 01097/2020 REG.PROV.COLL.

N. 15181/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15181 del 2019, proposto da:
Eni S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Anna Romano e Filippo Arturo Satta, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Filippo Satta in Roma, Foro Traiano 1/A;

contro

Ferservizi S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Giorgio Calo', con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Giorgio Calò in Roma, via Pasubio, 11;

nei confronti

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