Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4432 del 3 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4432PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. 309/1990 (Testo Unico sugli stupefacenti) richiede la prova di un vincolo stabile e duraturo tra più soggetti, finalizzato alla commissione di più delitti in materia di stupefacenti, con una ripartizione di compiti e ruoli all'interno dell'organizzazione criminale. La mera commissione di più reati fine di detenzione e spaccio di droga, anche in concorso tra più persone, non è sufficiente a integrare il reato associativo, essendo necessaria la dimostrazione di un accordo preventivo, di una struttura organizzativa e di una effettiva operatività del sodalizio criminoso, con un contributo causale e consapevole di ciascun partecipe. Il pericolo concreto e attuale di reiterazione dei reati, che giustifica l'applicazione della custodia cautelare in carcere, può desumersi non solo dai precedenti penali dell'indagato, ma anche dai procedimenti penali pendenti a suo carico per fatti analoghi, in quanto idonei a evidenziare la persistente pericolosità sociale e la mancanza di affidabilità del soggetto. Tuttavia, la valutazione dell'adeguatezza della misura cautelare deve essere effettuata in concreto, tenendo conto delle specifiche esigenze cautelari e della personalità dell'indagato, senza che la semplice gravità del titolo di reato o la presunzione di adeguatezza della custodia in carcere possano di per sé escludere l'applicabilità di misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari, anche con l'ausilio di strumenti elettronici di controllo a distanza, ove ritenuti idonei a soddisfare le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matt - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/07/2019 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANGELO MATTEO SOCCI;
sentite le conclusioni del PG PIETRO GAETA: "Rigetto del ricorso";
Il difensore, Avv. (OMISSIS), chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Reggio Calabria con ordinanza del 19 giugno 2019, ha confermato l'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribun…

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