La stazione appaltante può revocare legittimamente la procedura di gara per l'affidamento di un servizio, anche dopo l'aggiudicazione provvisoria, qualora sopravvengano esigenze organizzative e gestionali non prevedibili al momento dell'indizione della gara, tali da rendere necessario un diverso modello operativo e prestazionale per l'espletamento del servizio, in ragione di un significativo incremento del traffico aeroportuale e di nuove policy aziendali dei vettori in materia di trasporto bagagli, che impongono la disponibilità di un maggior numero di mezzi sempre efficienti. In tali ipotesi, l'interesse pubblico all'efficienza del servizio di handling aeroportuale prevale sull'interesse privato dell'aggiudicatario provvisorio, in assenza di una aggiudicazione definitiva e di un affidamento tutelabile, non essendo la stazione appaltante tenuta a dare previa comunicazione ai sensi dell'art. 7 della l. n. 241 del 1990. Inoltre, non spetta all'aggiudicatario provvisorio alcun indennizzo ai sensi dell'art. 21-quinquies della l. n. 241 del 1990, trattandosi del mero ritiro di un provvedimento endoprocedimentale, privo di effetti durevoli.