Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39093 del 24 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39093PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p. si configura quando la condotta oppositiva dell'imputato è diretta a ostacolare o impedire l'esercizio dei poteri e delle funzioni proprie dell'ufficio pubblico, senza che sia necessaria una correlazione immediata e diretta tra la condotta dell'imputato e il compimento dell'atto di ufficio. Pertanto, la resistenza può manifestarsi anche attraverso atti di violenza o minaccia che, pur non essendo diretti a impedire il compimento dell'atto in sé, siano idonei a turbare o ostacolare l'attività del pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova e della rilevanza delle testimonianze ai fini della ricostruzione dei fatti, purché la motivazione sia logica e coerente. La mancata rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale in appello non costituisce vizio censurabile in cassazione, se adeguatamente motivata dal giudice di merito sulla base della completezza degli atti e della possibilità di decidere allo stato degli stessi. Infine, la nullità derivante da un provvedimento di revoca di prova testimoniale assunto al di fuori dei presupposti di legge è sanata se non dedotta tempestivamente dalla parte interessata nel corso del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. BASSI A. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5555/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 09/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS) che si richiama ai motivi di ricorsi.

RITENU…

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