Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21645 del 3 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:21645PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p., è tenuto a verificare se l'errore denunciato sia effettivamente un errore di fatto, identificabile esclusivamente in una fuorviata rappresentazione percettiva, ovvero un errore di giudizio, relativo alla valutazione del compendio probatorio. Qualora emerga che la decisione impugnata abbia comunque contenuto valutativo, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, in quanto l'art. 625-bis c.p.p. non consente la deduzione di un erroneo vaglio delibativo di aspetti del compendio storico-fattuale, configurando in tal caso un errore di giudizio e non di fatto. Il giudice di legittimità, pertanto, non può sostituire la propria valutazione della prova a quella del giudice di merito, quando questa risulti immune da vizi logici e giuridici, essendo precluso il riesame del merito della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/09/2021 della Corte di cassazione;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente CAPOZZI Angelo;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre ai sensi dell'articolo 625-bis c.p.p., avverso…

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