Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31975 del 13 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:31975PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, può essere desunto non solo dalla gravità intrinseca del fatto, ma anche dalla concreta e attuale pericolosità sociale del soggetto, valutata sulla base di elementi oggettivi, quali le modalità della condotta criminosa e l'eventuale precedente penale, senza che il mero decorso del tempo, di per sé considerato, sia sufficiente ad escludere la sussistenza di tale pericolo. La misura cautelare degli arresti domiciliari, pertanto, può ritenersi proporzionata e adeguata a fronteggiare il permanente pericolo di recidiva, anche in assenza di nuovi elementi sopravvenuti, qualora la gravità del fatto e la non comune pericolosità sociale dell'imputato rendano attuale e concreto il rischio di reiterazione di analoghe condotte delittuose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/02/2020 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
lette/sentite le conclusioni del PG MARIO MARIA STEFANO PINELLI.
Non essendo pervenuta alcuna richiesta di discussione orale, si procede alla trattazione del ricorso iscritto sul ruolo odierno senza l'intervento del Procuratore Generale e delle altre parti ai sensi del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, articolo 83 conv. co…

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