Cassazione penale Sez. I sentenza n. 54429 del 21 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54429PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La capacità di intendere e di volere dell'imputato, ai fini dell'imputabilità, può essere esclusa o grandemente scemata solo da disturbi della personalità di consistenza, intensità e gravità tali da incidere concretamente sulla sua capacità di comprendere e di autodeterminarsi, in nesso causale con la specifica condotta criminosa. Il mero riscontro di varianti genetiche associate a un aumentato rischio di comportamenti impulsivi e aggressivi non è di per sé sufficiente a far dubitare dell'imputabilità, in assenza di una effettiva incidenza del disturbo sulla capacità di intendere e di volere al momento del fatto. Ai fini del riconoscimento dell'attenuante della provocazione, anche nella forma "per accumulo", è necessaria la prova dell'esistenza di un fattore scatenante che giustifichi l'esplosione di una reazione violenta, in relazione ad un ultimo episodio, pur apparentemente minore, della carica di dolore o sofferenza sedimentata nel tempo, la cui esistenza è tuttavia da escludersi quando la reazione appaia sotto ogni profilo eccessiva e talmente inadeguata rispetto all'ultimo episodio da far escludere il nesso causale tra offesa e reazione. Il diniego delle attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivato con riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, senza necessità di prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti. Il concorso formale tra il reato di incendio e quello di soppressione di cadavere è configurabile quando le norme incriminatrici violate tutelano interessi differenti, come la pubblica incolumità e il comune sentimento di pietà verso i defunti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 15/2014 CORTE ASSISE APPELLO di BOLOGNA, del 26/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore avv. (OMISSIS) e (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e' stato giudicato colpevole - tanto nel procedi…

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