Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel pronunciare la presente sentenza, ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. L'Amministrazione regionale, dopo essere rimasta inerte per lungo tempo nel concludere il procedimento per il rilascio dell'autorizzazione unica richiesta dalla società ricorrente per la realizzazione di un parco eolico, ha legittimamente adottato un provvedimento di diniego a seguito dell'accertamento di plurime carenze documentali e della mancanza di una valida soluzione di connessione dell'impianto alla rete elettrica. Tali mancanze, di natura originaria e imputabili alla società stessa, hanno reso l'impianto privo dei requisiti essenziali di funzionalità e concreta operatività, escludendo la possibilità per l'Amministrazione di rilasciare l'autorizzazione richiesta. 2. In ragione dell'illegittimità del provvedimento finale, non può essere riconosciuto alcun risarcimento del danno alla società ricorrente per la perdita dei benefici economici e i costi di progettazione e sviluppo sostenuti, in quanto tali perdite sono conseguenza diretta delle carenze progettuali del progetto, e non dell'illegittimo comportamento dell'Amministrazione. 3. La tardiva conclusione del procedimento, piuttosto che causare un danno, ha consentito alla società ricorrente di fruire di un più ampio margine temporale per produrre la documentazione integrativa mai presentata nella fase istruttoria, rispondendo a logiche di buona fede dell'Ente regionale. 4. La società ricorrente, avendo a disposizione il rimedio giustiziale previsto dalla normativa, ha omesso di esercitare una condotta ordinariamente diligente tesa ad evitare il prodursi del danno, non proponendo tempestivamente il ricorso principale. In conclusione, il Tribunale ha dichiarato cessata la materia del contendere in ordine al ricorso principale, improcedibile il ricorso per motivi aggiunti e ha rigettato la domanda risarcitoria, compensando integralmente le spese di giudizio.