Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali può annullare, con provvedimento motivato, l'autorizzazione regionale di cui all'art. 7 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, anche oltre il termine di 60 giorni dalla comunicazione, qualora la pratica non sia completa della documentazione necessaria per lo svolgimento dell'attività amministrativa di controllo. Il termine di 60 giorni decorre solo dal momento in cui perviene all'amministrazione statale la documentazione completa. L'annullamento del nulla osta paesistico è adeguatamente motivato con riferimento al difetto di motivazione del parere rilasciato dall'amministrazione comunale, all'esistenza di vincoli paesaggistici e alla necessità di preservare un'area soggetta a tutela ambientale, ai sensi dell'art. 1-quinquies della legge n. 431 del 1985, che impone il divieto di ogni modificazione dell'assetto del territorio fino all'adozione dei piani territoriali paesistici da parte delle Regioni, a prescindere dalla necessità di valutare in concreto il pregiudizio arrecato ai valori paesistici. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento di annullamento qualora il contributo partecipativo del privato non avrebbe potuto incidere sull'esito del procedimento, essendo il divieto di cui all'art. 1-quinquies inderogabile.