Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46496 del 10 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:46496PEN

Massima

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Il decorso del tempo non costituisce di per sé elemento sufficiente per attenuare le esigenze cautelari, qualora permangano validi motivi di pericolosità sociale del soggetto sottoposto a misura cautelare, come la reiterazione di condotte delittuose e l'elevata probabilità di recidiva, che rendono necessaria la custodia in carcere per evitare il pericolo di reiterazione del reato. La valutazione delle condizioni di disagio del nucleo familiare del soggetto non è di per sé determinante ai fini della prognosi di recidivanza, dovendo il giudice valutare complessivamente tutti gli elementi rilevanti ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, senza che il mero decorso del tempo possa di per sé comportare l'attenuazione della misura cautelare, in assenza di elementi concreti che incidano sulla pericolosità sociale dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/05/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere ANDREA TRONCI;
sentite le conclusioni del PG Dott. LOY ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il difensore di (OMISSIS), allo stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere in relazione ai reati di cui al Decreto del Presidente della Repubbl…

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