Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26091 del 13 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26091PEN

Massima

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La richiesta della pena sostitutiva del lavoro di pubblica utilità, prevista dall'art. 187, comma 8-bis, del Codice della Strada, implica la tacita rinuncia al beneficio della sospensione condizionale della pena eventualmente concesso in precedenza, in quanto i due istituti sono incompatibili. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare l'accoglimento della richiesta di sostituzione della pena con il lavoro di pubblica utilità, anche se formulata per la prima volta in grado di appello, senza che l'imputato debba rinunciare espressamente alla sospensione condizionale. La scelta dell'imputato di optare per il lavoro di pubblica utilità sottintende di per sé la rinuncia al beneficio della sospensione condizionale, in quanto il lavoro di pubblica utilità costituisce una misura alternativa e non un'aggiunta alla sospensione condizionale. Pertanto, il giudice, una volta accertata la sussistenza dei presupposti di legge, deve procedere alla sostituzione della pena con il lavoro di pubblica utilità, senza che l'imputato debba rinunciare espressamente alla sospensione condizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/09/2018 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MAURA NARDIN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI Luca, che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
udito il difensore: nessun difensore e' presente.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Bresc…

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