Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8346 del 21 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:8346PEN

Massima

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Il peculato militare aggravato dal grado rivestito sussiste quando un militare, per ragioni del suo ufficio, abbia la disponibilità di beni mobili dell'amministrazione e ne disponga per finalità personali e private, arrecando un danno patrimoniale all'amministrazione. Ciò anche quando il militare, pur non essendo formalmente investito di poteri di comando sulla specifica attività, intervenga in modo determinante per consentire l'utilizzo illecito del bene, essendo a conoscenza dell'evidente illiceità dell'operazione e agendo con piena consapevolezza della sua condotta. L'ordine gerarchico manifestamente illecito non esclude la responsabilità penale del militare che, pur avendone la possibilità, non lo disattenda, in ossequio all'obbligo di non eseguire ordini costituenti reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 77/2011 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 19/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Flamini L.M. che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO…

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