Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione, ha affermato il principio secondo cui l'Amministrazione pubblica, titolare di diritti reali su beni demaniali o del patrimonio indisponibile, può legittimamente adottare provvedimenti di autotutela possessoria, quali le ordinanze di polizia demaniale ex art. 823, comma 2, c.c., al fine di rientrare nella disponibilità di tali beni, qualora ne sia stata privata indebitamente da un soggetto privato. Tale potere di autotutela esecutiva trova il suo fondamento nella necessità di assicurare che i beni pubblici siano destinati al soddisfacimento degli interessi della collettività, e non a scopi meramente egoistici di privati. Pertanto, affinché l'Amministrazione possa legittimamente adottare un'ordinanza di polizia demaniale, devono ricorrere due requisiti essenziali: 1) il bene oggetto del provvedimento deve rientrare nella categoria dei beni demaniali o del patrimonio indisponibile; 2) il soggetto privato che ne fruisce deve essere privo di un valido titolo giuridico che gli consenta di occupare il bene. Nel caso di specie, il Tribunale ha ritenuto che l'alloggio di servizio occupato dal ricorrente, in quanto pertinenziale all'istituto scolastico e destinato a finalità pubbliche, debba essere qualificato come bene del patrimonio indisponibile dell'Amministrazione. Inoltre, la revoca della concessione dell'alloggio, disposta dal consiglio di istituto, ha fatto venire meno il titolo giuridico in base al quale il ricorrente ne fruiva, legittimando così l'adozione dell'ordinanza di rilascio da parte del dirigente scolastico. Pertanto, il Tribunale ha respinto il ricorso, ritenendo pienamente legittimo l'esercizio del potere di autotutela esecutiva da parte dell'Amministrazione, finalizzato a rientrare nella disponibilità di un bene pubblico indebitamente occupato da un privato.