Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione del preavviso di rigetto ai sensi dell'art. 10-bis della L. n. 241/1990 determina l'illegittimità del provvedimento di diniego di una istanza di variante urbanistica presentata ai sensi dell'art. 8 del D.P.R. n. 160/2010, in quanto tale istituto assolve alla finalità di provocare un secondo contraddittorio nella fase pre-decisionale del procedimento, consentendo al privato di interloquire in maniera più consapevole con l'Amministrazione sul contenuto del provvedimento e di evitare così, se possibile, il prodursi di effetti pregiudizievoli. La violazione dell'art. 10-bis non determina solo una invalidità non caducante del provvedimento con cui è stata rigettata l'istanza, trattandosi di atto discrezionale basato su una tipica valutazione di merito amministrativo, la cui adozione necessita di ulteriore approfondimento mediante l'apporto che il privato avrebbe potuto dare in forza della partecipazione procedimentale. Pertanto, il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione del preavviso di rigetto, in una fattispecie di istanza di variante urbanistica ai sensi dell'art. 8 del D.P.R. n. 160/2010, determina l'illegittimità del provvedimento di diniego, in quanto la partecipazione procedimentale merita di essere garantita a fronte di un provvedimento frutto della discrezionalità amministrativa.