Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3800 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:3800SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Carlo P. Da Brescia S.r.l. avverso l'atto di disdetta della concessione di occupazione di suolo pubblico emesso da Roma Capitale, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'atto di disdetta della concessione di occupazione di suolo pubblico non costituisce un annullamento in autotutela dell'originaria concessione, ma l'esercizio di un potere specificamente previsto nell'atto concessorio e nel Regolamento comunale, finalizzato ad impedire il rinnovo automatico del rapporto concessorio in prossimità della scadenza. Pertanto, tale atto non è soggetto alle norme sull'autotutela decisoria di cui all'art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990. 2. La natura rigorosamente vincolata dell'atto di disdetta, essendo basato su presupposti normativamente predeterminati, comporta l'irrilevanza di eventuali vizi formali o procedimentali, in applicazione del principio della dequotazione dei vizi degli atti vincolati di cui all'art. 21-bis, comma 2, della legge n. 241 del 1990. 3. Le censure relative all'illegittimità della scheda di dettaglio del Piano di Massima Occupabilità, che ha determinato il divieto di occupazione di suolo pubblico davanti all'esercizio commerciale della ricorrente, sono irrimediabilmente tardive, in quanto tale atto pianificatorio, approvato nel 2011, aveva già prodotto i suoi effetti lesivi sulla sfera giuridica della società fin da tale data, senza che la stessa avesse provveduto a impugnarlo entro il termine perentorio di 60 giorni. L'inoppugnabilità dell'atto presupposto comporta l'infondatezza delle doglianze relative all'illegittimità derivata dell'atto di disdetta.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/03/2023

N. 03800/2023 REG.PROV.COLL.

N. 14922/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14922 del 2018, proposto da Carlo P. Da Brescia S.r.l., in persona del suo legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’Avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso gli uffici dell’Avvocatura Capitolina siti in Roma, via del Tempio di Giove, 21;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del legale rappresentan…

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