Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 43353 del 13 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43353PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere legittimamente applicata quando risulti provata la sproporzione tra il patrimonio del proposto e i suoi redditi leciti, a prescindere dalla dimostrazione di un nesso diretto tra i beni da confiscare e specifiche attività illecite, essendo sufficiente la prova della pericolosità sociale del soggetto al momento dell'acquisizione dei beni. Tuttavia, tale presunzione relativa di illiceità della provenienza dei beni può essere superata dalla prova contraria fornita dall'interessato, anche solo indiziaria, circa la loro derivazione da fonti lecite. Il giudice è tenuto a esaminare compiutamente le argomentazioni e le produzioni difensive volte a giustificare la legittima provenienza dei beni, motivando adeguatamente il rigetto di tali deduzioni. La mera constatazione della sproporzione tra il patrimonio e i redditi dichiarati, pur costituendo un importante indice indiziario, non è di per sé sufficiente a fondare la confisca, dovendosi altresì accertare la pericolosità sociale del proposto al momento dell'acquisizione dei beni. Inoltre, il giudice non può limitarsi a richiamare acriticamente le motivazioni di precedenti provvedimenti, ma è tenuto a compiere un nuovo e autonomo giudizio di merito, valutando tutte le sopravvenienze e gli elementi probatori eventualmente introdotti nel giudizio di rinvio dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 12/11/2015 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANDREA TRONCI;
lette le conclusioni del PG, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento in data 12.11.2015, la Corte di appello di Bologna ha confermato il decreto 20-26.05.2014 con cui il Tribunale del capoluogo emiliano - chiamato a pronunciar…

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