Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 3657 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:3657SENT

Massima

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Il provvedimento di sgombero, quale atto terminale del procedimento sanzionatorio repressivo degli abusi edilizi, è sufficientemente motivato con il richiamo all'inottemperanza all'ordine di demolizione e all'accertata abusività delle opere, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso. L'ordine di sgombero, essendo atto dovuto e vincolato, non richiede la comunicazione di avvio del procedimento, non potendo il suo contenuto dispositivo essere diverso da quello adottato. I provvedimenti repressivi degli abusi edilizi, quali l'ordine di demolizione e l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale, devono essere notificati al proprietario e al responsabile dell'abuso, senza che sia necessaria la notifica al nuovo proprietario, il quale si pone nella posizione di mero occupante sine titulo. Il decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso e il mutamento della proprietà non incidono sulla legittimità dei provvedimenti repressivi, in quanto gli illeciti edilizi hanno natura di illeciti permanenti e il principio del legittimo affidamento non può trovare applicazione in tali ipotesi. L'amministrazione non è tenuta a motivare ulteriormente l'ordine di demolizione o l'acquisizione gratuita, essendo tali provvedimenti caratterizzati da natura vincolata e rigidamente ancorati al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, senza che rilevi la valutazione di specifiche ragioni di pubblico interesse diverse dal ripristino della legalità violata.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/12/2023

N. 03657/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00276/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 276 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicola -OMISSIS-, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Simone Cuccia 45;

contro

Comune di Marsala, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Ferrante, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia in sostituzione dell'avvocato Maria Grazia Floridia;

per l'annullamento

previa adozione di apposito Decreto Presidenziale inaudita altera parte di i…

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