Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15756 del 25 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:15756PEN

Massima

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Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione costituiscono reati distinti e autonomi, che si caratterizzano per elementi oggettivi e soggettivi differenti. Il favoreggiamento si realizza attraverso condotte di agevolazione e facilitazione dell'attività di prostituzione, come l'accompagnamento e il prelievo della persona offesa dal luogo di lavoro, il procacciamento di clienti o la messa a disposizione di mezzi e strumenti. Lo sfruttamento, invece, implica l'appropriazione, anche parziale, dei proventi dell'attività di meretricio, nonché l'esercizio di un potere di controllo e di condizionamento sulla persona offesa. Ai fini della configurabilità di tali reati, è necessario che le condotte dell'agente siano caratterizzate da intenzionalità e consapevolezza dello sfruttamento, non essendo sufficiente il mero aiuto o la relazione sentimentale con la persona offesa. La responsabilità penale può essere affermata sulla base di un compendio probatorio che includa intercettazioni telefoniche, dichiarazioni della persona offesa e altri elementi di riscontro, purché logicamente e coerentemente valutati dal giudice di merito. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è limitato alla verifica della manifesta illogicità o travisamento della prova, senza possibilità di una diversa ricostruzione del significato delle conversazioni intercettate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/06/2019 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la dichiarazione inammissibilita' dei ricorsi;
uditi i difensori degli imputati, avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) che si sono riportat…

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