La notificazione mediante irreperibilità dichiarata ai sensi dell'art. 159 c.p.p. costituisce una forma di conoscenza legale dell'atto del tutto eccezionale, ammissibile solo a seguito di un rigoroso accertamento, da parte del giudice, dell'impossibilità di eseguire la notificazione nelle forme ordinarie previste dall'art. 157 c.p.p., in quanto siano rimasti ignoti, nonostante l'esperimento di ogni utile indagine, i luoghi di abitazione, di lavoro, di dimora e di recapito dell'imputato. Pertanto, il giudice può ricorrere a tale procedura solo dopo aver effettuato o disposto specifiche ricerche presso i luoghi indicati dalla legge, senza potersi limitare a un generico riferimento a "relazioni in atti" prive di adeguata motivazione. In caso di mancato rispetto di tali presupposti, la notificazione per irreperibilità è illegittima e comporta l'annullamento degli atti processuali successivi, con rinvio al giudice di primo grado per il regolare svolgimento del procedimento.