Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10764 del 6 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:10764PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, costringe taluno a fare o a omettere qualcosa al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. La condotta estorsiva si realizza non solo attraverso l'esplicita richiesta di denaro o altra utilità, ma anche mediante artifici e raggiri che inducano la vittima a consegnare il denaro o altro bene, in un contesto di prevaricazione e abuso della posizione di forza dell'agente. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la vittima subisca un effettivo danno patrimoniale, essendo sufficiente l'induzione a compiere un atto di disposizione patrimoniale, anche se poi non seguito dall'effettivo trasferimento di denaro o beni. Inoltre, la minaccia può essere anche implicita e desumersi dalle circostanze del caso concreto, senza che sia necessaria un'esplicita formulazione. Ciò che rileva è che la condotta dell'agente abbia determinato nella vittima un timore di subire un male ingiusto, tale da indurla a compiere l'atto di disposizione patrimoniale contro la propria volontà. Infine, il profitto ingiusto perseguito dall'agente può anche essere di natura non patrimoniale, purché sia comunque apprezzabile in termini economici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE FRANCO - Presidente

Dott. PRESTIPINO ANTONIO - rel. Consigliere

Dott. VERGA GIOVANNA - Consigliere

Dott. PAZZI ALBERTO - Consigliere

Dott. TUTINELLI VINCENZO - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/02/2015 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/02/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. PRESTIPINO ANTONIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BALDI FULVIO che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv.to (OMISSIS), che ha concluso per l'a…

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