Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46864 del 9 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:46864PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudice, nel valutare le richieste probatorie della difesa, ha il potere discrezionale di stabilire quale esigenza, tra quella probatoria e quella di celerità del procedimento, debba prevalere nel caso concreto, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, purché adeguatamente motivata. Inoltre, il giudice, nel determinare la pena, può concedere le circostanze attenuanti generiche e scegliere la sanzione pecuniaria in luogo di quella detentiva, motivando sinteticamente le ragioni di tale scelta, senza che ciò comporti un vizio di motivazione. Infine, il diniego dei benefici di legge, come la sospensione condizionale della pena, può essere adeguatamente motivato dal giudice con riferimento alla natura della sanzione inflitta e alla gravità della condotta accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TA. SI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 30161/2009 TRIB. SEZ. DIST. di PORRETTA TERME, del 14/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISI…

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